Esposizioni 2015 - 2016

Ai miei occhi  - 15 settembre 2016 – Galleria Gard – Roma

Presentazione del libro: “Ai miei occhi” di Donna L’Ary

Conferenziere: Marina Pompei

Progetto e curatela : Marina Zatta

 

Giovedì 15 Settembre alle ore 18,00 presso Galleria GARD, in via dei Conciatori, 3/i a Roma presentazione del libro “Ai miei occhi” di Donna L'Ary tradotto e commentato per la Collana CorporalMente delle edizioni Alpes da Marina Pompei.

Il libro è la narrazione di un percorso terapeutico di guarigione psicologica di una donna che ha subito abusi sessuali dal padre. L’intera narrazione è fatta dai disegni che negli anni la donna ha elaborato e utilizzato come strumenti terapeutici per analizzare e superare il suo trauma. 
 
La prima parte racconta, attraverso disegni e dipinti di Donna L'Ary, la violenza subita da bambina e il successivo percorso di guarigione. Ne è stata fatta una pubblicazione in Francia, così potente che abbiamo voluto farla conoscere in Italia e commentarla da un punto di vista psicoterapeutico: questa è la seconda parte.

Quello che la bambina era incapace di dire con le parole, l'adolescente l'ha raccontato artisticamente, l'autrice accompagna questa straordinaria mostra di dipinti come psicoterapeuta, per essere utile a terapeuti, insegnanti genitori e soprattutto ai giovani che hanno vissuto esperienze simili.

Donna L’Ary è una giovane artista. I suoi quadri parlano di lei e dell’animo umano, la bellezza delle forme, dei colori e del bianco e nero ci permettono di entrare in contatto con l’angoscia del contenuto senza cadere nella disperazione. Per lei l’espressone creativa è stato il primo movimento terapeutico messo in atto.

Come molti artisti ha potuto trovare nella creazione il modo rivolgere verso la luce la sua energia vitale che rischiava di rimanere imprigionata nel buio, nel vuoto, nella dissociazione delle parti di sé, brutalizzata da un abuso.

Quei disegni sono poi diventai immagini di un libro, assumendo quindi ulteriori valenze,quelle del racconto di un percorso che possa: parlare ad altre ragazze ed altri ragazzi costretti a vivere i suoi stessi incubi, per dare speranza; parlare agli adulti che stanno, loro vicini, perché aprano gli occhi; parlare agli psicoterapeuti e ai medici perché continuino a cercare percorsi di cura efficaci per le conseguenze di vissuti traumatici.

L’evento è inserito nella mostra “la Potenza della Materia, la Forza del Colore, la Poetica del Segno” con gli artisti:

Silvano Debernardi, Jeanfilip, Giovanni Mangiacapra, Armando Palumbo, Tina Parotti

Ecodesigners: Sonia Mazzoli, Simona Vitello

Moda:  Zero Spaccato

Se ne leggono di tutti i Colori!

 

brevi escursioni, veloci letture e quattro chiacchiere su la letteratura Gialla e Noir di:

 

 

Andrea Camilleri & il Commissario Montalbano

Maurizio De Giovanni & il Commissario Ricciardi

Fred Vargas & il Commissario Adamsberg

Alicia Gimènez Bartlett & l’Ispettrice Pedra Delicado

Maurizio De Giovanni & i Bastardi di Pizzofalcone

Gianrico Carofiglio & l’Avvocato Guerrieri

Marco Malvaldi & la compagine del BarLume

Massimo Carlotto & l’Alligatore

Piergiorgio Pulixi & l’Ispettore Biagio Mazzeo

Stieg Larsson & Lisbeth Salander

Galleria Gard

Via dei Conciatori 3/i - Roma

Martedì 5 e 12 luglio dalle ore 19.00

Info: 3337330045 ass.soqquadro@gmail.com www.soqquadroarte.it - https://www.facebook.com/Associazione-Culturale-Soqquadro-139832919423669/

 

La frase “se ne leggono di tutti i colori” è la frase usuale quando leggiamo la cronaca nera e i suoi efferati omicidi e specularmente alla Letteratura che parla di nefandezze e omicidi sono stati attribuiti dei Colori, il Giallo e il Noir. Queste letture sono spesso considerate “leggere”, nonostante trattino la crudeltà degli uomini, e ci si concede di leggere “sotto l’ombrellone”.

 

La letteratura Gialla e Noir porta in sé una caratteristica specifica, il ripetersi narrativo di alcuni personaggi che ritornano costantemente: da Sherlock Holmes in poi Gialli e Noir hanno la peculiarità di narrarci mille avventure sempre degli stessi personaggi. Nella letteratura contemporanea quello che era un Personaggio solitario (Miss Marple) che tutt’al più si accompagnava con una spalla (Sherlock Holmes e Watson) si è evoluto e spesso è un intero commissariato a creare la narrazione e il lettore è stimolato a seguire le storie anche degli “Attori non Protagonisti” a cui ci si affeziona quasi nella stessa misura che al principale protagonista. 

 

Al tempo stesso però ci sono vari scrittori o scrittrici che, come da tradizione, utilizzano per le loro narrazioni Lupi solitari o Coppie consolidate.

 

In questo progetto, che si compone di brevi presentazioni e veloci letture di libri Gialli e Noir, vengono esaminati cinque gruppi d’insieme e cinque investigatori solitari, o di coppia.

 

Il Commissariato di Montalbano, di Adamsberg, e dei Bastardi di Pizzofalcone, gli avventori del BarLume e il gruppo delinquenziale del Commissario Biagio Mazzeo verranno contrapposti al Commissario Ricciardi, a l’Ispettrice Pedra Delicado, a l’Avvocato Guerrieri a l’Alligatore e a Lisbeth Salander e nel dialogo con il pubblico verranno cercate le differenze e le comunanze.

La Potenza della Materia, la Forza del Colore, la Poetica del Segno 

1/15 luglio e 1/15 settembre 2016 – Galleria Gard – Roma

 

Artisti: Silvano Debernardi, Jeanfilip, Giovanni Mangiacapra, Armando Palumbo, Tina Parotti

 

Ecodesigners: Sonia Mazzoli, Simona Vitello

 

Moda:  Zero Spaccato

 

Eventi:

martedì 5 e 12 luglio“ Ne leggiamo di tutti i colori”  readig di lettura Gialla e Noir in collaborazione con la libreria Ubik di Monterotondo

 

giovedì 15 settembre presentazione del libro: “Ai miei occhi” di Donna L’Ary –

presentazione di Marina Pompei

 

Progetto e curatela : Marina Zatta

 

Soqquadro presenta alla Galleria Gard una mostra dedicata ai maggiori “Strumenti” della creazione di un’opera d’Arte: la Materia, il Colore e il Segno. Una Materia densa o impalpabile, un Colore monocromo o uno spazio coloristico variegato, un Segno spesso o sottile, ogni scelta che un’Artista compie non si relazione solo all'estetica, ma crea le fondamenta del Racconto e del Pensiero.

 

Nel lavoro di Silvano Debernardi il Segno e la Materia coincidono nelle striature di pneumatici impresse sulla tela. Nell'opera esposta il rosso si fa contrasto allo sfondo, per sottolineare con forza la simbologia della segnalazione/segnaletica dei Fuochi che si diramano lungo la via.

 

Jeanfilip utilizza nelle sue tele forti contrasti di Colore narrati con una Materia densa, corposa, che non solo riempie la tela ma vi emerge, si sporge in opere spesso di grandi dimensioni che trascinano lo spettatore in molteplici sensazioni, con un gioco di invadenza dello spazio attraverso il Colore.

 

Giovanni Mangiacapra evolve una poetica del Colore, sviluppata da molti anni, con la scelta di un fondo “altro” che si fa prepotente ed integra la narrazione con la Materia del cartone riciclato, nuova e contemporanea, legandosi al discorso dell’EcoArte.

 

Armando Palumbo inserisce, nelle sue foto bianche e nere, brevi note di Colore sbiadito: in una delle foto la figura di un Uomo, rappresentato con un colore ingrigito, sdraiato davanti al mare solcato da una barca, si contrappone e compenetra con la Natura sottolineando la simbologia del Viaggio attraverso la sua personale staticità.

 

 In questa mostra Tina Parotti espone i suoi fiori realizzati con sagome di legno: il bidimensionale diviene così  tridimensionale e l’utilizzo dei Colori vivi, arancio, rosso, viola,  sottolinea con forza il gioco di lieve spessore, rimarcato dall'esposizione pendula che permette alle opere di ruotare.

Moda, Design & Fragole piccanti – 18/28 maggio 2016 – Boutique Angelo Di Nepi, Roma

 

Artisti: Angelo Di Nepi, Gloria, Tranchida, Simona Vitello, Zero Spaccato

 

Progetto e Curatela: Marina Zatta

 

Dal 18 al 28 maggio si svolgerà nella boutique Angelo Di Nepi, a Roma in via Cola di Rienzo 267/A, una mostra/evento di Moda e Ecodesign realizzato dalle Artiste Gloria Tranchida e Simona Vitello. All’esposizione del settore Moda partecipa Zero Spaccato con i suoi accessori.

 

L’esposizione vuole coniugare idealmente la creatività della Moda e del Design italiano con la freschezza e il rinascere della Natura nella stagione della Primavera, che viene rappresentata dal frutto che meglio rappresenta questo periodo dell’anno: la Fragola.

 

Il Made in Italy, con la sua caratteristica creatività che coniuga l’Arte e la Tradizione Artigianale con la Ricerca Stilistica rappresenta un ideale contatto diretto con la Natura e il suo evolversi nel tempo, nelle stagioni e nelle ere, attraverso lo svolgersi in un percorso che attualizza una maestria lunga secoli che, rivolgendo lo sguardo sul Mondo, si ispira alle forme naturali che ci circondano.

I Paesaggi, l’Arte, il Cibo, il Design, la Moda, l’Artigianato, l’Italia rappresenta da secoli  il vivere all’insegna dell’Armonia e della Meraviglia.

 

Per una settimana la boutique Angelo Di Nepi si trasformerà in istallazione in cui si confronteranno la Moda e il Design unendosi tra loro con l’utilizzo di elementi della Natura e, per creare attraverso il gusto una sensazione di Armonia con lo svolgersi della Primavera, ai visitatori verranno offerte delle Fragole.

Donne a Soqquadro 6/8 maggio 2016 – Casa Internazionale delle Donne – Roma

Artiste : Martina Buzio, Valeria Di Blasio, Serena Facchiano, Sabrina Faustini, Flavia Manfroncelli, Tina Parotti, Angela Scappaticci, Maria Tindara Pruiti, Angela Valentini

Ecodesigners: Gloria Tranchida, Simona Vitello

Moda:  Zero Spaccato

Presentazione dei libri:

Venerdì 6 maggio

“Come è il panorama?” di Martina Buzio – “Echos Edizioni”

Domenica 8 maggio

“La vita a rovescio” di Simona Baldelli - Giunti Edizioni.
“Un caso come gli altri”  Di Pasquale Ruju - E/O Edizioni

Collaborazione: Libreria Ubik – Monterotondo

Progetto: Marina Zatta

Curatrice: Marina Zatta

Soqquadro organizza  tre giorni di esposizione di Arte, Moda e Design dedicati alle artiste dell’Associazione. L’evento non segue logiche stilistiche ma lascia aperte alle Artiste in mostra tutte le possibilità di esprimersi con i propri personali linguaggi, artistici, tecnici e di settori di ricerca. Unico comun denominatore è l’appartenenza al genere femminile delle Artiste selezionate. Il periodo scelto è la settimana successiva alla Festa dei Lavoratori del 1° Maggio, perché quest’esposizione è un modo per auto-dedicarsi una Festa del Lavoro Creativo dello Donne.

Venerdì 6 maggio alle ore 18.00 ci sarà l’inaugurazione della mostra e nella giornata di Domenica 8 maggio sono previsti degli eventi legati al mondo dell’editoria centrati su narrazioni inerenti al mondo delle Donne.  

La Casa Internazionale delle Donne è uno spazio vitale situato nel noto e caratteristico quartiere Trastevere, nel centro di Roma. Lo spazio occupa il seicentesco palazzo del Buon Pastore, dove per oltre tre secoli sono state rinchiuse donne imputante di “trasgressione” alle quali venivano imposti dei rigidi percorsi di “pentimento”. Questo spazio è stato riscattato dal movimento femminista romano che lo ha trasformato, restaurandolo e salvandolo dall'abbandono e dal disfacimento, in un luogo dedicato alle donne, fulcro di energie vitali.

Donne Maledette – 28 novembre 2015 – Casa Internazionale delle Donne – Roma

 

Artista: Vestina Fortuna

 

Recitazione: Antonella Raimondi, Rita Urbani, Roberta Tenuti.

 

Interpretazione artistica: Sabrina Carletti, Massimo Melloni, Gloria Tranchida

 

Effetti sonori: Saverio Allegretti

 

Nella serata inaugurale della mostra "Eros & Thanatos" , alle ore 19.00 verrà allestita una recita di poesie e racconti tratti dal libro "Donne Maledette" di Vespina Fortuna.

 

Il  reading  è concettualmente collegata alla Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne che si svolge il 25 novembre, una ricorrenza istituita dall'Assemblea delle Nazioni Unite nel 1999.

 

Ci chiamano donne maledette, siamo quelle violentate, abusate, vessate e picchiate che hanno combattuto il dolore dell’odio uccidendo o dandosi la morte. Siamo quelle che si sono sacrificate per non giacere con i loro padri, i loro fratelli, i loro padroni. Qualcuna di noi ha preferito morire, altre si sono macchiate di sangue per difendere se stesse e i propri figli, altre ancora li hanno uccisi per sottrarli all'orrore del mondo.

Eros & Thanatos – 28 novembre/5 dicembre 2015 – Casa Internazionale delle Donne – Roma

Artisti: Sabrina Carletti, Claudia Gaiotto, Luigi Del Greco, Maria Lepkowska, Maria Carla Mancinelli, Giovanni Mangiacapra, Massimo Melloni, Elena Perosino, Elisabetta Pogliani, Angela Scappaticci, Gloria Tranchida, Tania Tacke

Progetto: Marina Zatta

Curatrice: Marina Zatta

L’esposizione è concettualmente collegata alla Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne che si svolge il 25 novembre, una ricorrenza istituita dall'Assemblea delle Nazioni Unite nel 1999.

La Casa Internazionale delle Donne è uno spazio vitale situato nel noto e caratteristico quartiere Trastevere, nel centro di Roma. Lo spazio occupa il seicentesco palazzo del Buon Pastore, dove per oltre tre secoli sono state rinchiuse donne imputante di “trasgressione” alle quali venivano imposti dei rigidi percorsi di “pentimento”. Questo spazio è stato riscattato dal movimento femminista romano che lo ha trasformato in un luogo dedicato alle donne, fulcro di energie vitali. La sala Atelier è frequentata anche dai partecipanti ai convegni  della adiacente Sala Carla Lonzi.

Amore e Morte sono un binomio collegato ad una visione malata del rapporto affettivo. E’ noto che la violenza sulle donne viene spesso perpetrata tra le mura domestiche all’interno della coppia, infatti il 62,7% degli stupri è commesso da un partner attuale o precedente.  

La violenza contro le donne è fenomeno ampio e diffuso. Da uno studio ISTAT del 2014 sono 6 milioni 788 mila le donne che hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni: il 20,2% ha subìto violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza sessuale come stupri e tentati stupri. Sono 652 mila le donne che hanno subìto stupri e 746 mila le vittime di tentati stupri.

Questi numeri fanno segnalano chiaramente un fenomeno emergenziale di fronte al quale è importante contrapporre una strategia  sociale di educazione psicologica dei rapporti di coppia. 

Nella serata inaugurale è previsto una recita di poesie e racconti tratti dal libro “Donne maledette” di Vespina Fortuna. Effetti sonori Saverio Allegretti.

Questo il contest del libro: “Ci chiamano donne maledette, siamo quelle violentate, abusate, vessate e picchiate, che hanno combattuto il dolore dell’odio uccidendo o dandosi la morte. Siamo quelle che si sono sacrificate per non giacere i loro padri, i loro fratelli, i loro padroni. Qualcuna di noi ha preferito morire, altre si sono macchiate di sangue per difendere se stesse e i propri figli, altre ancora li hanno uccisi per sottrarle all’orrore del mondo.”

Eque Azioni

Eque Azioni – 10/18 ottobre  2015 – E.c.o. Point – Roma

Evento inserito nella 11^ Giornata del Contemporaneo di  A.M.A.C.I.

Ass. Musei di Arte Contemporanea Italiani  http://www.amaci.org

Artisti: Alessio Brugnoli, Giovanni Mangiacapra, Gloria Tranchida

Progetto: Marina Zatta

Curatrice: Marina Zatta

 

Lo spazio espositivo E.Co.Point, focalizzato su tematiche ambientali e di eco sostenibilità, presenta la mostra Eque Azioni elaborata da Marina Zatta. 

 

Ad ogni Azione corrisponde una Reazione uguale e contraria.

Questa nota legge della Fisica può essere utilizzata per tutte le relazioni degli esseri umani. Avere un atteggiamento violento equivale a ricevere ritorsioni violente dalla società; allo stesso modo violentare la Natura significa subirne le violente conseguenze. Disboscando una montagna non distruggiamo la “casetta Disneyana di Cip e Ciop” ma creiamo le valanghe di fango che seppelliranno le nostre case. Sotterrare i rifiuti tossici nelle Terra dei Fuochi porta sulle nostre tavole pomodori contaminati. L’espansione del buco dell’Ozono non inficia solo la sopravvivenza dell’Orso Polare, crea le basi per la distruzione degli Esseri Umani. Questo elenco è lungo, le Inique Azioni perpetrate dagli uomini che producono Terribili Reazioni della natura si estendono sempre di più. La natura non è buona né cattiva, non perdona né si vendica, semplicemente Esiste e si muove lungo un percorso che ha bisogno di equilibri costanti per creare Vita invece che Annientamento. Compiere Azioni Eque nei confronti del Pianeta  non è un gesto buono né altruista, è una strada inevitabile, ed egoista, che è indispensabile percorrere. E’ perfino illusorio pensare a questa necessità per un “futuro migliore dei nostri figli”, l’esigenza di Equi-Librare i nostri comportamenti, Librarsi nell’Equilibrio, è imprescindibile nel nostro presente, già ora noi siamo la morte dei nostri figli, non il loro futuro è in discussione, ma la loro presente quotidianità. Parlare del futuro è un messaggio subliminale per cui sembra che ci sia tempo per correre ai ripari, ma i nostri ripari sono già distrutti, quello che dobbiamo fare è ricostruire, per l’Oggi, non per il Domani. 

I am NOT Superstitious - Londra

I am Not  Superstitious – 22/29 marzo 2015 – Crypt Gallery – Londra

 

Artisti: Francesca Bianchi, Tina Parotti, Ignazio Romeo

 

Progetto: Nadia Spita

 

Curatrice: Nadia Spita

 

Selezione Artisti Soqquadro: Marina Zatta

 

La ” Superstizione”  è una credenza di natura irrazionale che può influire sul pensiero e sulla condotta di vita delle persone che la fa  propria: in particolare, la credenza che gli eventi futuri siano influenzati da particolari comportamenti senza che vi sia una relazione causale.

Pur  essendo ovvio che i comportamenti dettati da superstizione non danno “sempre” un risultato efficace,  non desistiamo dal perpetuarli; tendiamo,  piuttosto, ad immaginare che ci sia una qualche forza occulta che governa gli eventi stessi. Comprendiamo tutti  che il gesto superstizioso non è la causa di ciò che accade ed il buon senso dovrebbe suggerirci di smettere di praticarlo. Al contrario, si preferisce insistere, nella speranza di propiziarci la sorte L’argomento ha incuriosito e ispirato molti studiosi, ora sarà il turno  dei nostri artisti.

 

Lo Staff organizzativo dell’evento si avvale di figure specializzate con esperienza lavorativa a livello europeo in ogni singolo settore che concorre alla messa in opera dell’evento stesso.

Dall’area logistica a quella tecnica dalla comunicazione alla gestione e posa in essere del progetto

 

I curatori artistici sono legati agli ambienti espositivi internazionali, in particolare londinesi e parigini, oltre che italiani.

Analisi Illogica - Torino

Analisi Illogica – 5/20 marzo 2015 – Spazio Arte Castello - Torino

Artisti: Maria Teresa Allemano, Francesca Amadeo, Anna Maria Basile, Francesca Bianchi, Tamara Donati, Franco Fassone, Marco Ferrari, Daniela Lignana, Maurizio Piccirillo, Aurelia Pusar, Scegle, Maria Spinelli, Massimo Tolardo, Gloria Tranchida, Simona Vitello

Progetto: Silvia Cicio

Curatrici: Maria Luisa Alberico e Marina Zatta

Nella creazione artistica coesistono due capacità intrinseche dell'uomo: la capacità analitica, il pensiero, la logica e la parte più sentimentale, inconscia, istintiva. Facendo un excursus storico, e soprattutto prendendo in esame le diverse correnti artistiche, che hanno contraddistinto i secoli, è possibile notare come a volte si è preferito dare maggior risalto ad una delle capacità sopra citate, piuttosto che all’altra.

Nell’epoca attuale, appare evidente, anche a occhi poco esperti di arte contemporanea, la contrapposizione/complementarietà tra correnti come il Surrealismo o il Dadaismo e una visione razionale e geometrica dell'arte come ad esempio Mondrian.

 In realtà, che si preferisca prediligere la ragione o il sentimento, nessuna forma d’arte può fare totalmente a meno di una delle due capacità. Creare arte significa attivare entrambe queste potenzialità, esprimere una visione del mondo che coinvolge i sentimenti, utilizzando al contempo il cervello per scegliere lucidamente la narrazione e gli stilemi con cui si decide la rappresentazione di ciò che si vuole descrivere.

In questa mostra gli artisti di espongono opere che prevedono l'utilizzo di entrambe queste disposizioni dell'uomo con l'intento di creare un'esposizione che parli alla testa e  al cuore.

Maria Teresa Allemano prende a pretesto la pittura del paesaggio per esplorare un mondo immaginifico in cui il colore si fonde in complementari contrasti che creano visioni favolistiche che coinvolgono gli occhi e i sensi dello spettatore.

Francesca Amadeo ha elaborato una tecnica del tutto personale, in cui gioca con la materia, il colore e la luce, che trasforma le sue opere non in “qualcosa che si illumina” ma in un’altra opera, che raffigura altri colori trasformando il linguaggio espresso.

Anna Maria Basile utilizza lo scatto fotografico come punto di partenza per elaborazioni successivamente realizzate a computer, che trasformano il primo sguardo in altro, poetiche reali che si elaborano in sogni.

Francesca Bianchi lancia intorno a sé uno sguardo incantato e incantevole  Nelle sue foto troviamo fumo che si dissolve, gocce che si espandono, mani che sfiorano rose appassite, ogni scatto di Francesca è un breve viaggio poetico, la visione dell’inafferrabile che ci circonda.

Le silhouette di Tamara Donati si incontrano in movimenti di danza che, compenetrati nei colori primari rosso e blu uniti al bianco e nero, si  contrappongono tra loro in un discorso che, pur  traendo le sue radici da Mondrian, l’artista rinnova con la sua personale figurazione grafica.

Franco Fassone elabora collage dal gusto retrò che vengono uniti tra loro da colori bruni, che richiamano una visceralità collegata alle radici della Terra, alla nostra esistenza primaria, trasportando così le immagini scelte dall’artista in un amalgama cromatico ancestrale.

Marco Ferrari esplora l’esistente, i suoi oggetti nascono nel reale, ma l’artista li evolve ad opera usando un linguaggio inconsueto che le trasforma in altro da sé. In questa mostra espone delle taniche che sono state manipolate, contorte, colorate, fino alla quasi totale trasfigurazione. 

Daniela Lignana crea architetture che si decompongono, passanti resi tremolanti da una visione di lenti sfocate, proponendo opere che raccontano le nostre metropoli con atmosfere surreali, mettendo lo spettatore di fronte alla caducità delle nostre Città e, quindi, della nostra esistenza.

Maurizio Piccirillo lancia onde di luce; utilizzando la computer art elabora immagini che si diramano in ogni direzione, creando forme geometriche riconoscibili, ma al tempo stesso ricollocate nello spazio da una esplosiva trasformazione di luce e colore.

Le opere di Aurelia Pusar si compongono di pennellate veloci, dense, in cui il colore esprime una poetica del mondo circostante, narrato dall’artista con potenza e fantasia, e creando una immaginifica fascinazione che travolge e stupisce lo spettatore.

Scegle elabora forme in cui l’astrazione, con l’uso del colore e della materia, viene utilizzata per narrare un principio di forma che vuole essere identificabile ai nostri occhi, ma che in realtà ci conduce verso poetiche di più ampio respiro, legate all’immaginare piuttosto che al riconoscere.

Maria Spinelli esplora l’astrazione intersecando tra loro le tecniche del dripping, delle elaborazioni materiche, del cretto, fornendo allo spettatore giochi di complementarietà tra segni, materie, colori divergenti, che però si compenetrano dando vita all’insieme delle forme ricercate dall’artista.

Massimo Tolardo si fa esploratore di luoghi e costruzioni, coglie l’essenza di una piazza o edificio e, dando risalto ad importanti dettagli con precisione e chiarezza, padroneggiando le forme e le linee, racchiude lo spazio in uno scatto che, tra reale e irreale, evoca un vago sogno già vissuto.

Gloria Tranchida fa nascere le sue opere da una ricerca basata sulle tematiche ambientali che viene artisticamente elaborata da forme astratte, materiche, in cui il colore sottolinea l’inserimento di materiali di risulta che rinascono a nuova vita, e si integrano nel quadro fino a narrare altro da sé.

Simona Vitello realizza con l’uso della cartapesta opere che nascono dall’Haiku giapponese, piccoli frasi, cenni di una realtà vista con l’occhio del poeta, momenti sospesi, brevi lievità che trasportano lo spettatore in territori formati da  leggere delicatezze.