Francesca Balacco

Francesca Balacco cresce nella provincia mantovana, a Sermide, dove compie i primi studi fino alla maturità. Si trasferisce vicino a Modena alla fine degli anni novanta, dove svolge attività di disegnatrice professionista in vari settori. Segue da sempre la sua passione per la pittura inizialmente abbracciando temi figurativi classici. Si dedica negli ultimi tempi all’astrattismo di attenta costruzione materica con le opere denominate “Strati d’Anima”, dove emerge la ricerca di accostamenti cromatici fortemente emozionali, mettendo a punto la personale tecnica del dripping olio su olio quale elemento ricorrente e identificativo del suo lavoro a livello informale.

Esposizioni recenti:
2014: Mostra personale, Studio Max. Castelnovo B.
2013: Mostra personale, spazio arte circolo “Chinaski”, Sermide (MN)
2012: “Soqquadro Factory” galleria ELLE, Preganziol (TV)
2011: Mostra personale, spazio “PicoArtCafè” - Mirandola (MO)
Asta benefica Emergency, Londra. In collaborazione col pittore G. M. Zago di Verona ed altri artisti, dona un'opera astratta ad olio, catalogo illustrativo della mostra.
Concorso per la realizzazione di tre opere pittoriche per la Caserma della guardia Forestale di Asti, donando un dipinto ad olio ispirato all’anniversario dell’Unità d’Italia.
2010 - 2011: Collettiva di pittura, omaggio al pittore tedesco Kippenberger, Galerie M. Frozen ,  Berlino
2010: “Di sana e robusta Costituzione”, Galleria Vista, Roma
“Esposizione collettiva di pittura artisti emergenti”, Castello dei Pico, Mirandola(MO)
2007:  Mostra Personale, Palazzo Ducale, Revere (MN)
 

 

[…] Coricato sul divano stavo rivedendo il solito film dei ricordi proiettato sul muro bianco davanti a me. Si riavvolgeva e ripartiva senza neanche schiacciare rewind e play. E nemmeno avevo pagato nessun canone. Le crepe nell’intonaco e qualche ditata grigia non disturbavano poi tanto e quella mosca poggiata lì per caso sembrava la ragazza dei pop-corn. Ogni tanto sbattevo le palpebre, ma non perdevo neanche un attimo di proiezione, mentre la sensazione di guardare il solito documentario sulle balene si stava impossessando di me.    Cominciai ad accorgermi che la trama cambiava un poco ogni volta che tutto ripartiva e pure i colori, forse, non erano proprio quelli giusti. A tratti migliorava la luce, poi tutto diventava grigio e ogni fotogramma copriva quello precedente come fossero infiniti strati d’anima sovrapposti l’uno all’altro. Separati fra loro, eppure uniti da sottili collanine di pietre preziose che nessuno avrebbe saputo dire perché, quel giorno, proprio in quel momento, io avevo trovato e raccolto da terra. […]
Francesca Balacco

[…] L’ultima produzione di Francesca Balacco presenta opere che si caratterizzano per un insistito cromatismo timbrico in cui prevalgono le tonalità complementari.
Lo spazio prospettico è scandito da una sequenza di piani a digradare verso l’orizzonte, secondo una impostazione classica della visibilità.
Rispetto alle precedenti fasi della pittrice sermidese, in cui la superficie cromatica era scandita da ampie zone interconnesse, ora in questi ultimi lavori compare come elemento stilistico significante una sorta di dripping che non risponde a nessuna casualità esecutiva ma ad un preciso intento creativo.
“Cominciai ad accorgermi che la trama cambiava un poco ogni volta… come infiniti strati d’anima sovrapposti, separati fra loro” scrive l’autrice.
Una concrezione materica, un reticolo di “crepe nell’intonaco e qualche ditata” che tuttavia non concedono nulla alla arbitrarietà ma si assoggettano rigorosamente alla disciplina del gesto controllato, ispirato alla dimensione fantastica e a “quei ricordi proiettati su un muro bianco” che si susseguono, appunto come infiniti strati d’anima. […]
Claudio Rambaldi