Ramon Trinca

Ramon Trinca, nasce a Sondalo (SO) nel 1979. Attualmente è residente a Milano. Frequenta il liceo artistico Hajech e sviluppa una tesi su “Francis Bacon e la crisi dell’uomo contemporaneo”. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera (MI) indirizzo Pittura. Dal ’92 al ’98 formazione pittorica presso lo studio del nonno materno, Arturo Reggiani, pittore naturalista internazionale Il suo percorso artistico si snoda tra Pittura e Poesia, in una mescolanza di generi che interagiscono l'una con l'altra. Tra Poesia e Pittura Ramon Trinca crea un percorso in cui non è possibile sapere quale delle due arti predomina, in uno scaturire continuo dell'uno o dell'altro genere espressivo.

Esposizioni:
2013 - 2014 partecipazione annuale a “Esposizione a cielo aperto”, circolo artisti milanesi de “Il Bagutta”, Milano
2013 “Apparenza ed Enigma”, galleria Dreams Art ,Tortona.
“Vanity Unfair”, Crypt Gallery, St Pancras Churc, Londra
2011 reading poetico con Francesco Targhetta  e Piero Simon Ostan, centro Rio Selva, Treviso
2010 “In-Differenze” a cura di Marina Zatta, galleria Vista, Roma 
Mostra collettiva , Pinacoteca Civica, Imperia
“Il Segno” , galleria Zamenhof, Milano
Biennale di arte contemporanea,  a cura di Virgilio Patarini, Ferrara
“Us Poesi Pictura”, a cura di Virgilio Patarini, galleria Zamenhof, Milano
2003 Mostra personale e conferenza di critica artistica, Università Libera di Bolzano  
“In Primis”, galleria Postart, Milano, a cura dell’artista e critico Renato Galbusera
2002 inizia la collaborazione con la galleria ART’E’ di Bologna.
2001 Fiera ARTEXPO, galleria Pioltellivarese, Monza
2000 “Universo Cartusiano: l’immagine e lo spirito”, Milano a cura dell’architetto e docente del Politecnico di Milano Ferdinando Zanzottera.
1999  “Giovane Arte Contemporanea”, circolo culturale Guido Reni, Biumo Superiore (VA)
1998 Mostra personale pittorica e “poetica”, Spazio “Liberamente”, Milano, con testo critico di.

Testi critici e pubblicazioni:

2014 Inserimento nel CAM n.50 edito da Mondadori.
2012 Inserimento nel catalogo generale artisti italiani, edizioni Bruno Mondadori.
2011 Inserimento nell’enciclopedia d’arte italiana Edizioni Bruno Mondadori.
Recensione della raccolta poetica “Ma gli occhi chiusi” ne “Il Convivio” rivista letteraria a cura del Centro Studi e Ricerche “Aleph”.
Recensione critica letteraria della raccolta poetica  “Melodia del contatto” a cura
di Alessandra Di Gregorio.
Inserimento di alcune citazioni tratte da “Poet&C.” e “Ho visto la stanchezza felice nell’alba”nel portale “Aforismario.it”
Inserimento nell’enciclopedia dell’arte Italiana – selezione artisti dal novecento ad oggi, edizioni dall’associazione culturale Enciclopedia dell’arte Italiana
Pubblicazione nel catalogo della 5° Biennale Internazionale d’Arte di Ferrara, edizioni Giorgio Mondadori.
Pubblicazione della rivista d'arte E-Ikon, intervista e testo critico di Mara Valente.
2010 Inserimento presso L’Enciclopedia d’arte italiana
Pubblicazione di “Ma gli occhi chiusi”, audiolibro di poesie, a cura di Mirko Visentin ed Enrico Lucchese dello Spazio Sputnik e della casa editrice Mimisol;
Inserimento presso la raccolta poetica a cura di Michele Delpiano “La fanciullezza vedo sorridere e danzare” edizioni Zona.
2009 la casa editrice ZONA pubblica una sua raccolta di poesie intitolate “Melodia del contatto”
“Melodia  del contatto” viene recensito sul blog di Stefano Donno, intellettuale e critico letterario. Inserito nel premio Marguerite Yourcenar e nella omonima raccolta, edito da Montedit;  Inserimento in una raccolta di poesie d’amore, edizioni Aletti;  concorso pittorico Terna02; Inserimento nel circolo culturale PAAV poeti ad alta voce
2008 le sue pubblicazioni vengono segnalate dal sito Poetilandia.com. come “opere consigliate”, recensite dal sito e rivista QLibri e dal sito TeknemediaArte, inserito dal circolo culturale Anterem com poeta contemporaneo.
2007 vengono pubblicati “pOet&c”, raccolte di poesie e aforismi e “Ho visto la stanchezza felice nell’alba”, raccolta di poesie, casa editrice Kimerik.
2004 - 2005 alcuni componimenti e versi vengono pubblicati dalle riviste: “il Club dei Poeti”e “Maudits”, e dal sito “Poeti emergenti” e “LaRecerche”.
2000 “Otto Giovani Poeti Contemporanei” segnalazione sulla rivista “Poesia”
1998 testo critico di  Roberto Vecchione

Premi:
2010 premio internazionale “Combat2010”
2003 il “Premio Agazzi”, Bergamo; il concorso “Colli Briantei”, artista menzionato dalla giuria;
Premio “Remo Gadeschi”, Firenze.
“Giovane Artista dell’anno 2003” indetto dal Sito web “PitturaeDintorni.com”, selezionato e menzionato
2002 “Premio Angelo Tenchio”, Lecco;
“Brera si Mostra”, con articolo e intervista presso la sezione Cultura del quotidiano la Repubblica.
2001 vincitore del concorso di poesia “Parole”, circolo culturale Guernica, Milano.

 

Vorrei avere gli occhi di Ramon Trinca, vorrei saper scorgere come lui, quello che gli altri celano nel profondo e che è in grado di rivelarsi solo ad uno sguardo attento, di colui che percepisce gli occhi come lo specchio dell’anima.  Vorrei saper fissare tutte queste mie impressioni su una tela, ma l’unica cosa che posso fare è ringraziare e apprezzare l’artista perché ha fatto tutto questo per noi, lasciandoci la possibilità di vedere ciò che vogliamo in quegli sguardi, in quei volti che Ramon predilige riprodurre. Compito di un artista completo è quello di guidarci, trasportarci attraverso le emozioni e sensazioni che hanno mosso la sua mano, e Ramon riesce a trasmetterci l’anima di quei visi sinceri, a volte deformi, indagati nei particolari. Quegli occhi che ti guardano riescono a metterti in soggezione perché reali, veri. Le rughe, i segni sulla pelle lasciano immaginare una storia che li accompagna, da cui scaturisce la voglia di indagare in profondità. Ed è l’artista che ci aiuta a comprendere, a focalizzare il senso ultimo di ogni rappresentazione, attraverso i titoli che sono parole evocative, suggestive, significative, perché sono suoi versi poetici, composti e abbinati ad ogni opera, in una commistione di figura e parole che rafforza il valore dei suoi lavori.
C’è una profondità insita in Ramon, una capacità di indagine che sbalordisce, radicate convinzioni che generano da una critica al mondo moderno che, basato sull’apparenza, non sa vedere l’oltre. In una intervista che feci a Ramon Trinca, venne fuori l’esclusività del volto, a discapito della corporeità, perché “ L’identità dell’individuo, la sua anima, ha il suo indirizzo nel volto. La fisicità è solo un passaporto”. Le narrazioni di sofferenza, tormento e sgomento, per figurare l’essenza delle persone: “ I miei volti sono il mio tentativo di rappresentare ciò che oltre quel tormento il mondo sceglie di non vedere, e quando il mondo fa questa scelta si sofferma alla superficie dello sgomento”.
Quando i soggetti cambiano, diventano paesaggi, dove l’immagine è indefinita, mossa, in cui solamente alcuni dettagli concorrono a identificare l’ambiente, ecco che tornano i colori brillanti, accesi, che mancavano nei volti dove si predilige il bianco e nero o il colore/non colore (come il seppia).  In altri suoi lavori, invece, è nuovamente la parola che torna ad essere la protagonista: non nel titolo, ma bensì all’interno del quadro stesso, messa in evidenza come elemento caratterizzante del dipinto, unita sempre alla raffigurazione di un volto. Ecco allora che opere come “ Manifesto” o come “Vivere è una notizia che si è fatta vecchia” racchiudono tutte le peculiarità dell’artista, tutti i suoi procedimenti artistici, in immagini che diventano esse stesse MANIFESTO della sua poetica.
Che siano parole, che sia un dipinto, un’immagine, un volto, un paesaggio, l’obiettivo è sempre fornire una visione della realtà, assicurarsi che sia vicina alla verità. Volti troppo umani, colori violenti, parole incisive, questi sono i gesti dell’artista, segni impressi nella nostra memoria.
Silvia Cicio